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Malattia di Peyronie esercizi e nuove cure per diminuire la curvatura del pene

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Malattia di Peyronie esercizi e nuove cure per diminuire la curvatura del pene

La Malattia di Peyronie è una anomalia anatomica che colpisce il pene e consiste nella formazione di tessuto fibroso cicatriziale all’interno dei corpi cavernosi. A seguito della formazione di questo tessuto, il pene inizia a curvarsi e ad assumere una direzione diversa e forzata quando si trova in fase di erezione. La curvatura, qualche volta, è particolarmente marcata, tanto da provocare dolore all’eventuale partner in fase di penetrazione. In presenza di una malattia così invasiva e disturbante, i rapporti sessuali sono spesso complicati e difficoltosi. Oggi, però, esistono diverse metodologie che permettono di risolvere il problema. Conoscere la Malattia di Peyronie, esercizi, cure e trattamenti utili ad affrontare la difficile situazione, aiuta a migliorare il proprio stato di salute e, di riflesso, anche la propria vita e il rapporto di coppia.

Malattia di Peyronie: un breve ripasso

All’interno del pene esistono due piccoli cilindri, identificati come corpi cavernosi, che consentono l’erezione, riempiendosi di sangue. Sono rivestiti da una naturale struttura molto elastica e resistente che prende il nome di tunica albuginea. Quando la Malattia di La Peyronie colpisce, si assiste a una lenta, ma progressiva sostituzione della tunica con del tessuto fibroso cicatriziale. Il nuovo tessuto è rigido e non consente all’asta del pene di estendersi completamente in lunghezza, durante la fase dell’erezione.

Sono molto comuni gli incurvamenti dorsali e laterali. Qualche volta, però, è possibile assistere anche a pieghe ventrali o addirittura ad anello costrittivo che deforma il pene a forma di clessidra. Il decorso della malattia porta a un inevitabile accorciamento  e alla perdita di volume ed elasticità.

Le cause certe sono ancora sconosciute e le ipotesi più accreditate sono quelle relative a risposte auto-immunitarie su base ereditaria e micro traumatismi. La Malattia di Peyronie, quando degenera, arriva a manifestarsi in quella che è conosciuta come patologia del pene curvo.

Malattia di Peyronie esercizi e nuove cure

Come abbiamo visto conoscere la malattia di Peyronie, esercizi, cure e trattamenti è utile a migliorare la propria condizione di salute e di vita in generale. Esistono, infatti, diverse metodologie per affrontare questa sgradevole condizione. È l’andrologo a stabilire la strada migliore da intraprendere in seguito a un esame obiettivo e all’ecografia peniena.

Malattia di Peyronie esercizi

L’esperienza del chirurgo/medico curante può quindi portare a optare tra:

  1. Onde d’urto (ESWT) – molto efficaci soprattutto nel contrastare gli effetti dolorosi della patologia.
  2. Farmaci inibitori delle fosfodiesterasi 5 – medicinali in grado di far aumentare l’afflusso del sangue ai corpi cavernosi durante le erezioni spontanee notturne. I farmaci di questa categoria nutrono il tessuto sano, arginando la fibrosi.
  3. Vacuum Device – si tratta di esercizi di stretching dei corpi cavernosi che, in una certa misura, sono utili a diminuire la curvatura assunta dal pene durante l’erezione.
  4. Iniezioni di Collagenasi del Clostridium Histolyticum praticate direttamente in placca fibrotica – il farmaco in questione è l’unico approvato e riconosciuto dalla FDA come cura intra-lesionale. La sua azione agisce degradando le varie componenti del collagene che compongono le placche. È usato anche durante le fasi croniche della malattia.
  5. Iontoforesi – terapia fisica esterna non invasiva che consente al farmaco di penetrare all’interno dei corpi cavernosi senza l’impiego di aghi o altri mezzi invasivi.
  6. Intervento chirurgico – è praticabile solo quando la malattia ha finito di espandersi e ha raggiunto il punto di arresto della propria crescita. Con l’operazione è possibile rimuovere totalmente la placca fibrotica e correggere la curvatura assunta dal pene.

Malattia di Peyronie: esercizi e vacuum Device

I Vacuum Device rappresentano un trattamento economico, non invasivo, e abbastanza efficace per diminuire un po’ la curvatura di un pene soggetto a la Malattia di Peyronie. Esistono sin dal 1874 grazie al dottore americano John King. Sono stati approvati e riconosciuti come presidi medici dalla FDA (Food and Drug Administration) solo nel 1982. Molto utilizzati in passato, il loro impiego si è ridimensionato quando sono stati scoperti i farmaci PDE5i (come per esempio il Viagra, Cialis, Levitra, Spedra).

Si tratta di una sorta di campana all’interno della quale è possibile introdurre il pene, creando un campo sottovuoto. Gli strumenti esercitano una sorta di stretching sui tessuti penieni e aiutano a far convergere un flusso sanguigno maggiore ai corpi cavernosi.

Ne esistono moltissimi modelli in commercio, anche se i più comuni sono quelli a forma di:

  • cilindro vacuum
  • pompa che forma il vuoto attivabile manualmente oppure con batteria
  • anello costrittivo (disponibile in varie misure)

Nonostante la grande diffusione dei vacuum device, solo alcuni di questi possono essere considerati dei veri e propri strumenti medicali. Prima di acquistarli è quindi importante informarsi e chiedere il parere di un esperto specialista.