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Circoncisione maschile: cos’è e come e perché è praticata

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Circoncisione maschile: cos’è e come e perché è praticata

La circoncisione maschile è una pratica chirurgica molto antica, risalente addirittura a 6000 anni fa. Le prime testimonianze infatti risalgono addirittura ai tempi degli Egiziani, quando questa pratica era comunemente eseguita in svariate occasioni. La circoncisione consiste nell’asportazione totale del prepuzio. Il prepuzio è il lembo di pelle che normalmente ricopre il glande del pene allo stato flaccido, nella sua parte finale. Il prepuzio è quindi una formazione cutanea retrattile. Durante l’erezione del pene scivola gradatamente all’indietro, fino a scoprire il glande. Glande e prepuzio sono collegati grazie al frenulo. Ed è proprio in occasione del frenulo che abbiamo già parlato dei possibili disturbi, sintomi e complicazioni dovute ad un frenulo corto penieno. Complicazioni che possono essere risolte anche attraverso la circoncisione.

Circoncisione maschile: come avviene l’intervento

Prima di potersi sottoporre ad un intervento di circoncisione maschile il paziente deve prima sottoporsi ad un’accurata visita dall’urologo, oppure dall’andrologo. In alcuni casi è richiesta anche una visita presso un dermatologo.  In caso di presenza di fimosi, o infezioni genitali il paziente dovrà prima ricevere le cure necessarie ad eliminare le varie patologie e solo alla fine potrà essere operato.

Si tratta di un’operazione semplice e veloce, eseguita solitamente in day hospital. Non è prevista anestesia totale. Di norma è eseguita invece un’anestesia locale praticata in situ tramite inoculazione di xilocaina, o lidocaina 1% direttamente nei nervi del pene. Eccezione sono i bambini, per i quali, di norma, è preferibile l’anestesia generale.

Una volta anestetizzata la parte interessata, l’operazione procede con la rimozione chirurgica del lembo di pelle che riveste il glande. La rimozione è eseguita tramite bisturi, oppure laser. La durata dell’intervento varia a seconda dei casi, ma solitamente è molto breve e non va oltre i 40. minuti, un’ora. A seguito dell’intervento è solitamente consigliato sospendere l’attività sportiva per almeno 7 giorni e quella sessuale per almeno quattro settimane. In questo modo le ferite hanno modo di rimarginarsi completamente.

I punti di sutura cadono spontaneamente dopo circa due settimane dall’intervento. Dopo un mese circa la sensibilità del glande si riduce e la zona si ispessisce in modo naturale. Oltre l’80% dei pazienti rimane più che soddisfatto a seguito dell’intervento.

Circoncisione maschile: perché praticarla

Non è solo una questione religiosa, come molti potrebbero pensare. Prima di qualunque altra motivazione, troviamo l’igiene. È stato infatti verificato che la circoncisione maschile favorisca l’igiene intima, questo perché le microperdite di urina e smegma non possono così ristagnare e accumularsi tra prepuzio e glande. I ristagni di queste sostanze sono infatti ritenuti i principali fattori di rischio per balaniti, postiti, balanopostiti ed altre infiammazioni a livello genitale.

Oltre all’igiene, chi si sottopone ad un intervento di circoncisione maschile lo fa anche per una questione estetica, oppure per percepire maggior eccitazione durante l’atto sessuale. Infine le cause forse più importanti di tutte. La circoncisione maschile serve a risolvere diversi problemi e patologie legate a disturbi anatomici genitali:

  1. Fimosi
  2. Parafimosi
  3. Eiaculazione precoce
  4. lichen sclerosus del pene
  5. ipospadia – sviluppo incompleto dell’uretra
  6. stenosi uretrale
  7. linfedema penieno cronico (anche se molto raro)

In alcuni casi e in particolari circostanze, la circoncisione può rivelarsi anche molto utile contro il cancro al pene.

Circoncisione maschile

Eiaculazione precoce e circoncisione

Sono molti gli uomini che ricorrono alla circoncisione maschile per risolvere il problema legato all’eiaculazione precoce. A quanto pare la sensibilità del glande è la principale causa del disturbo dell’eiaculazione precoce. Basta infatti una lieve sollecitazione sessuale, per arrivare all’orgasmo e all’eiaculazione. Questo meccanismo è causato dalle fibre nervose che conducono i segnali eccitatori. Super eccitate contraggono il muscolo e, di conseguenza, la muscolatura liscia  che ricopre le vie seminali, stimola la fuoriuscita prematura dello sperma.

Per ovviare a questo problema quindi, molti pazienti, in seguito a visita andrologica, decidono di sottoporsi a circoncisione. In questo caso l’operazione conta due diversi fasi:

  • circoncisione – vera e propria asportazione totale del prepuzio
  • neurotomia glandulare – sezionamento di specifiche fibre nervose che si trova presso il solco del glande per ridurre la sensibilità del glande stesso.

Malattie Veneree e Circoncisione

Le ultime ricerche effettuate in ambito medico, sembrano sottolineare la correlazione tra circoncisione e diminuzione del rischio di contrazione di diverse malattie veneree. Non è comunque corretto affermare che la circoncisione eviti di far contrarre le malattie sessualmente trasmissibili. Vero è comunque che le possibilità di contrarre l’HIV in soggetti circoncisi, sia inferiore del 60%

Questo potrebbe spigarsi perché il prepuzio sembra essere l’habitat naturale del virus dell’HIV. Molti i dati statistici che sembrano confermare la teoria. Ad esempio si è potuto assistere ad un calo sostanziale di malati di AIDS nelle regioni africane dove la circoncisione è diventata una pratica largamente diffusa.

La circoncisione non rappresenta comunque una profilassi contro clamidia, la sifilide e la gonorrea. Mentre per quanto riguarda la trasmissione del virus HPV (papilloma virus), esistono ancora tesi molto contrastanti tra loro. Alcuni studiosi sostengono che la circoncisione maschile possa diminuire la trasmissibilità di questo virus, mentre altri ritengono che non serva a questo scopo. Saranno quindi necessari ancora molti altri anni di ricerca e studio per smentire o confermare l’una o l’altra ipotesi.