Infezione da escherichia coli: batterio amico-nemico dell’uomo
Escherichia coli è un batterio molto comune e diffuso considerato amico/nemico dell’uomo. Infatti nella maggior parte dei casi, questo batterio è completamente innocuo e vive la sua vita come commensale all’interno dell’organismo umano, senza provocare danni. Qualche volta, addirittura, collabora alle normali funzioni fisiologiche dell’organismo ospite. In alcuni casi però un’infezione da escherichia coli può causare non pochi problemi e malattie molto gravi, come enteriti, coliti emorragiche, infezioni urinarie, setticemia e meningiti. Nel 90% dei casi le infezioni delle vie urinarie sono provocate proprio da questo batterio che, in condizioni di normalità, popola il tratto gastrointestinale del corpo umano.
Escherichia coli: cos’è e quali sono le caratteristiche generali
Un’infezione da Escherichia Coli è quindi provocata da un microrganismo appartenente agli enterobatteri. Questi patogeni sono chiamati così perché popolano l’intestino dell’uomo e di vari animali. È inoltre possibile trovarlo anche negli alimenti consumati quotidianamente. Non esiste una sola tipologia di E.Coli. Infatti la maggior parte di questi batteri è innocua e vive come commensale all’interno dell’intestino umano, che aiuta anche nelle normali funzioni della flora batterica. In altri casi però, altre varianti di E.Coli si comportano da patogeni, acquistando un carattere aggressivo e portando addirittura a malattie gravi.
Escherichia Coli presenta diverse significative caratteristiche che servono a distinguerlo e riconoscerlo:
- un batterio Gram negativo
- asporigeno con forma a bacillo, vale a dire allungata. La sua superficie è interamente ricoperta di flagelli (usati per muoversi) e pili o fimbrie (filamenti usati dal batterio per ancorarsi alle cellule ospite)
- la temperatura ideale per la sua sopravvivenza si aggira attorno ai 35°-40°C (la stessa che è più o meno, presente nell’intestino umano e che permette al batterio di contribuire alla formazione della flora intestinale)
- ha un metabolismo aerobio facoltativo e questo gli consente di crescere sia in presenza che in assenza di ossigeno.
Infezione da escherichia coli: da cosa dipende
La patogenicità di E.Coli dipende da diversi fattori. Uno di questi è, ad esempio, è la diversa natura chimica delle tossine del batterio. Come detto esistono diverse tipologie di E.Coli e, a seconda del tipo di batterio in questione, le tossine possono agire sulla mucosa intestinale provocando infiammazioni e scariche diarroiche. Altre tossine invece sono in grado si produrre effetti simili a quelli della tossina colerica e altre ancora invece possono bloccare la sintesi proteica facendo così morire la cellula enterica.
Altro fattore che può provocare infezione da escherichia coli è la molecola proteica chiamata adesina. Questa si trova sulle strutture filiformi dei pili e delle fimbrie e che aderiscono alle mucose intestinali o urogenitali del corpo ospite.
Inoltre l’E.Coli ha un livello di invasività molto elevato. Infatti molte colonie riescono a colonizzare le pareti dell’intestino, altre ancora si spingono più in profondità riuscendo a penetrarle e altre addirittura arrivano dall’intestino al flusso sanguigno.
Infezione da escherichia coli uropatogeni (UPEC)
Nonostante il batterio dell’Escherichia coli abiti normalmente il tratto intestinale del corpo ospite, in determinate condizioni favorevoli, agendo come opportunista, il patogeno può arrivare ad insidiarsi anche in altre parti del corpo umano. Questo batterio è infatti il principale responsabile delle infezioni del tratto urinario.
Le infezioni del tratto urinario sono solitamente provocate dai batteri che costituiscono la normale flora batterica. Si tratta quindi di infezioni endogene ed ascendenti. Quello che rende patogena questa particolare tipologie di E.Coli è la produzione di emolisina e la presenza di adesine. Quest’ultime si localizzano alle estremità distali delle fimbrie P e contribuiscono all’inizio del processo infettivo, consentendo al batterio di ancorarsi alla membrana delle cellule uroepiteliali.
In pratica è come se il batterio avesse a disposizione dei tentacoli con tante piccole ventose, grazie alle quali riesce a risalire le vie urinarie.
E. coli uropatogeni e le malattie che provocano
Le infezioni da escherichia coli uropatogeni possono portare a diverse malattie, più o meno gravi:
- Uretrite – infiammazione acuta o cronica dell’uretra. È caratterizzata da dolore e bruciore localizzato, che si fanno più intensi durante la minzione
- Cistite – infiammazione della mucosa vescicale. Il dolore alla vescica può essere acuto, cronico o subacuto
- Prostatite – infiammazione della prostata (ghiandola prostatica). La prostatiche batterica può essere acuta, oppure cronica. Per verificarla sono necessari diversi esami e test sul sangue, sulle urine e su campioni di sperma e liquido prostatico
- Pielonefrite – malattia infiammatoria del rene e della pelvi renale. Può essere acuta o cronica, è di solito accompagnata da un’infezione del tessuto parenchimale dell’organo.
Qualunque sia le infezioni da escherichia coli riscontrata alle vie urinarie, la prima cosa da fare è quella di rivolgersi quanto prima ad un esperto urologo. Il dottore, in seguito a test specifici ed esami accurati, potrà accertare l’origine della patologia e scegliere il trattamento migliore per curarla.