Disfunzione erettile giovanile: un fenomeno diffuso
Si è soliti pensare che la disfunzione erettile sia un problema che interessa prevalentemente la popolazione maschile adulta. In realtà, purtroppo, la disfunzione erettile giovanile è un disagio piuttosto comune e diffuso anche in altre fasce d’età. Nonostante possa portare a uno stato di preoccupazione e stress, non si tratta, tuttavia, di un fenomeno irreversibile. Con il passare del tempo i livelli dell’ormone testosterone tendono ad abbassarsi e potrebbero infine portare a causare un problema d’impotenza e una serie di altri problemi correlati come, ad esempio, la perdita della libido. Nei soggetti giovani, invece, l’impotenza è solitamente causata da altri fattori, prevalentemente psicologici, come ansia da prestazione e stress. Sessuologi e psicoterapeuti specializzati possono essere la soluzione migliore per affrontare e risolvere il problema.
Disfunzione erettile: un breve ripasso
La disfunzione erettile è una condizione patologica nella quale l’uomo non può o non riesce ad avere e/o mantenere un’erezione tale da poter garantire un rapporto sessuale soddisfacente. Le cause sono molteplici e oscillano da fattori fisici, a fattori mentali. La salute del pene è sensibile a tanti diversi fattori che variano anche in base all’età del soggetto.
Negli over 40 il problema si manifesta con maggiore frequenza. Questo è dovuto al fatto che gli uomini, con l’avanzare del tempo, possono essere maggiormente soggetti a patologie che richiedono l’impiego di farmaci che possono anche portare al manifestarsi di problemi legati all’erezione. Inoltre, come già detto, i livelli di testosterone tendono a diminuire e questo potrebbe causare disfunzione erettile.
Alcune patologie relative alle erezioni sono legate, principalmente a problemi vascolari (come ad esempio il diabete). Possono trattarsi di malattie che bloccano l’afflusso di sangue al pene, oppure che danno vita a difetti vascolari nelle vene che lascerebbero drenare il sangue troppo velocemente dal pene.
Disfunzione erettile giovanile: le cause
La disfunzione erettile giovanile invece, è legata soprattutto (ma non solo) a cause psicologiche. Gli uomini che nel 75% delle volte, non riescono ad avere o mantenere un’erezione soddisfacente per consumare un rapporto sessuale, rientrano nella percentuale di soggetti affetti da disfunzione erettile.
Non si tratta quindi, di un problema circoscritto solo agli anziani. Oggi la disfunzione erettile giovanile è particolarmente diffusa tra soggetti in età compresa tra i 20 e i 30 anni. Sempre più uomini sono alla ricerca di rimedi per la disfunzione erettile e un numero crescente di giovani vuole conoscere, in modo approfondito, le vere cause che portano all’impotenza.
Nei soggetti giovani, il problema è legato, molto spesso, a un fattore psicologico. Non un disturbo fisiologico, ma mentale che può e deve essere affrontato. Ignorare il problema non è consigliato. Cercare di scoprire le cause della propria impotenza, può contribuire a risolvere il problema. Per questo motivo la prima cosa da fare è sicuramente quella di rivolgersi a un esperto andrologo che sappia affrontare il problema nel modo giusto. Una consulenza mirata e una visita minuziosa, possono mettere in evidenza le varie cause che hanno generato il problema.
Tra i vari fattori che influenzano le prestazioni sessuali dei più giovani troviamo:
- Obesità
- Pressione alta
- Uso di droghe
- Tabagismo
- Consumo di alcol
- Mancanza di sonno
- Dieta non equilibrata
- Livelli di testosterone bassi (cause ormonali)
- Mancanza di esercizio fisico
Tra i fattori psicologici invece ci sono:
- Timore dell’insuccesso
- Paura di essere abbandonato o di non essere amato
- incapacità ad abbandonarsi alle proprie sensazioni corporee
- eccessivo coinvolgimento, novità e ansia da prestazione
- stress e preoccupazioni
- convinzioni disfunzionali
Disfunzione erettile giovanile rimedi
Qualunque sia la causa scatenante la disfunzione erettile giovanile, il problema deve essere fronteggiato e approfondito. L’andrologo più indirizzare il paziente verso la soluzione ottimale del problema. Quando si tratta di un disturbo fisiologico, indica il trattamento o la terapia migliore da seguire. Se invece si dovesse trattare di un problema psicologico, è in grado di riconoscerne le cause, escludendo anche quelle di natura fisiologica e proporre un approccio di tipo psicoterapeutico al paziente.