Tomografia computerizzata: un’avanzata tecnica di diagnostica
La tomografia computerizzata è un’efficace tecnica di diagnostica che serve e rilevare la presenza di un tumore e di metastasi nella maggior parte degli organi del corpo. Questo vale anche nel caso di diagnostica di tumore alla prostata. È comunemente conosciuta tomografia assiale computerizzata, o meglio come TAC. La definizione di “assiale” però, oggi non è del tutto corretta, visto che l’evoluzione e i progressi della tecnica diagnostica permettono di ottenere immagini su più piani e da angolature diverse. Cerchiamo quindi di capire meglio cos’è, come funziona e quando e perché è praticata.
Tomografia computerizzata: strumento di diagnosi per il tumore prostatico
La tomografia computerizzata sfrutta le radiazioni ionizzanti, meglio note come raggi X, per ottenere delle immagini dettagliate e tridimensionali di varie parti del corpo. Dall’encefalo alle ossa, dai vasi sanguigni agli organi riproduttivi, con la TAC è possibile studiare lo stato di salute degli organi interni.
Si tratta di una procedura radiologica che può prevedere anche l’uso di un mezzo di contrasto. La TAC con contrasto prevede l’impiego di un elemento introdotto direttamente all’interno del paziente per via orale. Le sostanze utilizzate servono per modificare l’assorbimento dei raggi X e consentire così di mettere in evidenza determinati elementi anatomici.
Tomografia assiale computerizzata: com’è strutturata l’attrezzatura per la TAC
La macchina per l’esecuzione della TAC è composta da vari elementi che brevemente elenchiamo:
- Unità di scansione – ha la forma di una grande ciambella e prende il nome di gantry. È da qui che vengono irradiate le radiazioni ionizzanti
- un generatore
- lettino scorrevole su cui è posizionato il paziente
- elaboratore elettronico
- console di comando per la gestione e la visualizzazione delle immagini tridimensionali
- sistema di registrazione dei dati acquisiti
Tomografia computerizzata tac: a cosa serve
Come abbiamo detto in apertura di articolo, la tomografia computerizzata serve a rilevare eventuali tumori benigni e maligni, compreso, ad esempio, il cancro alla prostata. La TAC infatti acquisisce ed elabora tridimensionalmente le immagini dell’interno del corpo umano. Con questa tecnica è possibile, ad esempio, capire le dimensioni e la posizione esatta di un tumore prostatico.
È possibile ottenere delle immagini notevolmente chiare utilizzando i liquidi a contrasto che evidenziavamo prima. Questi liquidi contengono, infatti, dello iodio e sono iniettati al paziente per via endovenosa, nel braccio. La pratica della TAC è assolutamente indolore. Al paziente però è richiesto di rimanere assolutamente immobile e sdraiato per almeno 20 minuti.
Oltre a rilevare la presenza, le dimensioni e la posizione di eventuali tumori, la TC serve anche per identificare:
- malattie e malformazioni vascolari
- stati infiammatori
- alterazioni del parenchima
- Ingrossamenti linfonodali
- Malattie dell’apparato muscolo scheletrico
- Conseguenze a infortuni traumatici e infezioni
Grazie alla TAC è possibile pianificare efficacemente la radioterapia da eseguire per un tumore alla prostata (e non solo). È utile anche come “guida” per le biopsie effettuate a carico di un organo interno, proprio come per la prostata. Serve inoltre come indicazione e guida per eventuali interventi chirurgici e per studiare la circolazione sanguigna all’interno di un preciso settore anatomico.
Da ultimo, ma non per importanza, la tomografia computerizzata serve anche a monitorare lo stato di evoluzione di un tumore alla prostata. I dottori ne fanno uso anche quando devono valutare l’esito di un intervento chirurgico, come, ad esempio, l’asportazione di un tumore.
TAC: a chi serve
La TAC è una procedura ormai standardizzata, ma è richiesta e utilizzata solo in alcuni casi e per determinati pazienti. È questo il caso dei pazienti per i quali si sospetta la presenza di un tumore collegato a un organo cranico, toracico, addominale o pelvico. È impiegata anche quando esiste il sospetto che un tumore maligno a carico di un soggetto possa aver sviluppato delle metastasi al cervello, al fegato, ai polmoni, o alle ossa.
La tomografia computerizzata è quindi un esame diagnostico che i dottori prescrivono e utilizzano solo in presenza di determinati presupposti e dopo aver valutato attentamente la situazione di ciascun paziente, caso per caso.