Tampone uretrale maschile: cos’è , a cosa serve e quanto dura
Nell’articolo sulla diagnosi dell’orchite: “Orchite: sintomi, complicanze e diagnosi” abbiamo rammentato un esame finalizzato alla ricerca dei microrganismi responsabili di infezioni alle basse vie urinarie. Si tratta del tampone uretrale maschile. Un esame molto utile a diagnosticare tante diverse patologie e a capirne la loro causa primaria. Si tratta di un esame che potrebbe dare qualche “fastidio” agli uomini. Anche se non particolarmente invasivo, è comunque fastidioso e sgradevole. Nonostante tutto, però, è un test semplice e necessario, che serve a ricercare e individuare eventuali microrganismi responsabili di moltissime infezioni alle basse vie urinarie. Ricordiamo che le basse vie urinarie sono l’insieme delle strutture anatomiche che formano l’apparato urinario: reni, ureteri, vescica e uretra.
Infezioni urinarie: cosa e quali sono
Le infezioni urinarie sono infezioni a carico dell’apparato urinario: reni, ureteri, vescica e uretra. A seconda della zona colpita prendono un nome diverso:
- reni = pielonefrite
- uretra = uretrite
- vescica = cistite
- ureteri = ureterite
Le infezioni che riguardano reni ed ureteri, sono quelle che colpiscono il tratto urinario superiore. Invece, le infezioni che colpiscono vescica e uretra, sono quelle che riguardano le vie urinarie inferiori (basse vie urinarie). Entrambe costituiscono motivo di preoccupazione e devono essere trattate rapidamente e nel migliore dei modi possibili, per evitare possibili gravi conseguenze.
Negli uomini le infezioni urinarie sono piuttosto rare, almeno fino al raggiungimento dell’età adulta (50-60 anni). Da quel momento in poi, sono decisamente più frequenti. In generale è stato stimato che le infezioni urinarie interessano circa il 10% della popolazione giovane, mentre risultano più colpiti i soggetti maschi non circoncisi di età inferiore ai 3 mesi. Tra le tante infezioni urinarie, la cistite risulta essere quella più largamente diffusa, anche tra gli uomini.
Tampone uretrale maschile: cos’è e come si svolge il test
Il tampone uretrale è un test piuttosto semplice, anche se fastidioso per gli uomini. Si avvale di un piccolo e sottile bastoncino cotonato che è inserito all’interno del meato uretrale per circa 1-2 cm di profondità. Una volta inserito, il tampone è rigirato qualche volta per alcuni secondi. La procedura serve a raccogliere un certo quantitativo di cellule ed essudato.
L’essudato è un liquido, a consistenza variabile, che si forma durante le infiammazioni. Solitamente si accumula all’interno degli interstizi tissutali, oppure nelle cavità sierose. Una volta raccolto il campione di essudato sul tampone uretrale maschile, è trasferito in laboratorio per essere analizzato. Dall’analisi è possibile identificare l’agente eziologico e testarne la suscettibilità a specifici farmaci. Isolando le specie batteriche è possibile quindi testare diversi farmaci per assicurare di individuare la terapia farmacologica adatta a curare la relativa infezione urinaria.
Individuare esattamente il batterio responsabile dell’infiammazione, significa scegliere anche l’antibiotico più adatto a curare l’infiammazione in corso. Questo evita così la pericolosa comparsa della resistenza agli antibiotici.
Il tampone uretrale maschile serve ad individuare diversi microrganismi, responsabili di tantissime infezioni delle vie urinarie basse. Il tampone, infatti, è uno strumento diagnostico che serve anche per varie malattie sessualmente trasmissibili (Clamidia e Mycoplasma/Ureaplasma). Il test, nell’uomo, è sensibilmente migliore quando si procede alla spremitura del pene. Infatti, sfruttando questa tecnica, viene favorita la risalita di eventuale essudo lungo l’uretra. Molte volte, per favorire la riuscita del test, è praticata la stimolazione prostatica per via rettale. Di norma, sono necessari almeno 5-6 tamponi uretrali maschili per garantirsi un numero sufficiente di campioni da sottoporre ad analisi di laboratorio.
Tampone uretrale preparazione
Prima di sottoporsi ad un tampone uretrale maschile è necessario seguire alcune norme:
- astensione da rapporti sessuali nelle 24 ore che precedono il test
- sospensione di qualunque terapia antibiotica e antimicotica nella settimana precedente
- evitare bagni e lavaggi in vasche nelle 24 ore precedenti
- curare l’igiene intima sempre e soprattutto la mattina del test
- evitare di urinare nelle tre ore precedenti il test
Il test è eseguito la mattina, prima della prima minzione. Questo perché si vuole evitare l’azione lavante delle urine sulle pareti dell’uretra. È importantissimo rispettare queste regole di base. Non farlo significa aumentare le probabilità di falsi negativi, vale a dire soggetti che secondo il tampone risultano sani, quando in realtà non lo sono affatto.
Il tampone è, di norma, richiesto per individuare eventuali microrganismi responsabili di infezioni alla basse vie urinarie e per assicurarsi dell’efficacia delle terapie intraprese.