Varicocele: cause del secondario e dell’idiopatico
Tra le molte condizioni idiopatiche conosciute, il varicocele è sicuramente una delle più comuni. Si tratta di una dilatazione anomala delle vene che si trovano all’interno dello scroto. Le vene hanno il compito di drenare i testicoli dal sangue povero di ossigeno. Quando si dilatano troppo, si può arrivare a soffrire di testicolo gonfio, fastidio e dolore alla scroto. Oggi del varicocele, cause, sintomi e complicanze, si sa molto, ma non abbastanza. Non sempre le cause sono riconducibili e definibili. Qualche volta può manifestarsi come condizione secondaria a tumori addominali o pelvici. Nella maggior parte dei casi è comunque una patologia asintomatica. È raro, ma non impossibile, che il varicocele porti ad atrofia testicolare o ad infertilità maschile. Importante in fase diagnostica eseguire un accurato esame obiettivo e un’ecografia scrotale.
Varicocele testicoli: che cos’è e come si manifesta
Del varicocele, cause e sintomi, non sono sempre così chiari ed evidenti. Per capire bene di cosa si tratta, è necessario conoscere molto bene l’apparato genitale maschile. L’apparato riproduttivo maschile è composto da: testicoli, dotti deferenti, epididimi, vescicole seminali, prostata e pene.
I testicoli sono le gonadi maschili e hanno il compito di produrre gli spermatozoi e gli ormoni sessuali. Sono contenuti nella sacca scrotale. Lo scroto è attraversato da una serie di piccole vene che garantiscono il drenaggio del sangue povero di ossigeno.
Quando le vene contenute all’interno dello scroto di dilatano in modo anomalo, allora si verifica la condizione ideale per il manifestarsi del varicocele. Una dilatazione patologica delle vene del plesso pampiniforme porta quindi a questa condizione molto spesso asintomatica. In alcuni casi però, il varicocele si manifesta attraverso un evidente gonfiore testicolare, accompagnato, molto spesso, da dolore e fastidio a livello scrotale. Sicuramente non è una condizione che pregiudica la qualità della vita di un uomo, ma certamente è molto fastidiosa, qualche volta dolorosa e può anche portare a delle spiacevoli conseguenze.
Varicocele cause principali
Il plesso venoso pampiniforme è quel reticolo di vene racchiuso all’interno del funicolo spermatico, che sfocia nelle vene testicolare. Il funicolo spermatico è un cordone molle di circa un centimetro di diametro e 14 centimetri di lunghezza, che parte dal lato posteriore del testicolo e arriva all’orifizio addominale del canale inguinale. Ospita al suo interno: vasi sanguigni (anche il plesso venoso pampiniforme), arterie, vasi linfatici, nervi, il dotto deferente e il legamento vaginale del peritoneo.
Come abbiamo detto, serve a drenare ciascun testicolo e ciascun epididimo, dal sangue povero di ossigeno che deve tornare al cuore per riprendere il processo di ossigenazione.
Esistono due diverse tipologie di varicocele:
- Idiopatico – si tratta della tipologia più comune di varicocele. È diffusa tra giovani adulti e adolescenti. Si tratta di una condizione per la quale non sono identificate e certe le cause scatenanti, ma che sicuramente non sono da imputare ad alcuna particolare condizione di salute anomala.
- Secondario – è diffuso soprattutto tra gli uomini di età superiore ai 40 anni. In questo caso, la dilatazione delle vene appartenenti al plesso pampiniforme è dovuta alla presenza di tumore addominale o pelvico. Si definisce quindi secondario perché insorge a seguito di altri problemi legati ad altre parti del corpo.
Varicocele cause: come insorge nel secondario e nell’idiopatico
Non è ancora del tutto chiaro come il varicocele possa insorgere. Esistono tuttavia diverse teorie che ne spiegano il manifestarsi, sia nell’idiopatico che nel secondario. Per quanto riguarda il varicocele idiopatico si presume che le “valvole” contenute all’interno delle vene del plesso pampiniforme, ad un certo punto, smettano di funzionare come dovrebbero. Le valvole hanno infatti il compito di spingere il sangue povero di ossigeno verso il cuore. Quando invece non funzionano a dovere, permettono al sangue di andare in senso contrario e di “stagnare” all’interno delle vene, portandole così ad aumentare di volume e a dilatarsi in modo anomalo.
Per quanto riguarda invece il varicocele secondario la teoria è diversa. Visto che si tratta di una condizione secondaria ad un probabile tumore addominale o pelvico, sarebbe il tumore stesso a comprimere le vene del plesso pampiniforme e a rallentare la circolazione sanguigna. Di conseguenza il sangue all’interno delle vene rallenta fino ad una vera e propria stasi sanguigna che induce una significativa dilatazione delle vene stesse, facendo così manifestare il varicocele secondario.
Quando è necessario rivolgersi ad un professionista
Nei casi in cui il varicocele si manifesti con evidente gonfiore testicolare, malessere e dolori localizzati è sempre bene rivolgersi ad uno specialista. Un urologo, o un andrologo, possono identificare la condizione grazie ad un attento esame obiettivo e richiedendo un’ecografia scrotale. Non si tratta di una condizione che può essere trascurata perché, anche se nella maggior parte dei casi non pregiudica la qualità della vita di un uomo, può comunque portare a serie complicanze.