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Tumore alla prostata e rapporti sessuali: come e quanto il cancro influenza la vita dei pazienti

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Tumore alla prostata e rapporti sessuali: come e quanto il cancro influenza la vita dei pazienti

Il tumore alla prostata è un argomento che abbiamo già affrontato in diversi precedenti articoli. Abbiamo visto, ad esempio, quali sono le aspettative di vita, cos’è e a cosa serve la terapia focale e ancora a quali interventi mini-invasivi e non invasivi è possibile ricorrere per il trattamento della patologia. Oggi invece vogliamo trattare un altro aspetto della malattia, vale a dire l’influenza che sussiste tra tumore alla prostata e rapporti sessuali. L’attività sessuale è una componente essenziale nella vita di un uomo. Essere afflitti da una patologia grave come quella del tumore prostatico può influenzare l’attività sessuale di una persona. La malattia affligge fisicamente, ma colpisce anche e soprattutto psicologicamente. Durante e dopo la terapia possono nascere dubbi e perplessità su cosa sia possibile fare o non fare e quali effetti potrebbe avere sulla vita sessuale di tutti i giorni. Cerchiamo quindi di rispondere ad alcune importanti domande, dubbi e perplessità che sorgono in presenza di questa condizione.

Tumore alla prostata e rapporti sessualiTumore alla prostata e rapporti sessuali: l’importanza del dialogo con il medico

Soffrire di tumore alla prostata è una condizione particolare e specifica, che può cambiare le prospettive della propria vita. Si tratta però di una patologia affrontabile sia dal punto di vista medico, che da quello psicologico. Quello che veramente fa la differenza è il dialogo tra medico e paziente. Non deve mai venire meno, in nessuna fase del trattamento. Prima, durante e dopo la terapia, il paziente deve sciogliere ogni dubbio, rivolgendosi al proprio dottore per cercare le giuste risposte e dare un senso ai dubbi che potrebbero attanagliargli la mente.

Dubbi che riguardano soprattutto la vita sessuale. Chi soffre di tumore alla prostata è solito chiedersi come questo possa influire sulla propria vita sessuale, quale impatto possono avere le cure e le terapie durante e dopo la malattia e come e se cambiano le proprie emozioni. Per rispondere a queste domande occorre un dialogo aperto e sincero con il proprio urologo. Solo lui può rispondere in modo esatto ed esaustivo ad ogni quesito.

Tumore alla prostata e rapporti sessuali: sfatiamo i luoghi comuni

Per capire quanto e come un tumore prostatico possa influenzare la vita sessuale di un paziente, partiamo sfatando qualche luogo comune assolutamente sbagliato. Il contatto sensuale e sessuale tra paziente e partner è sempre possibile. È possibile continuare a provare piacere sessuale sia durante la malattia, che dopo le cure. Le terapie e i vari trattamenti non sono influenzati dall’attività sessuale del paziente. Inoltre, sembra superfluo ricordarlo, ma è sempre bene rammentarlo, il tumore alla prostata non si trasmette con il sesso.

Tumore alla prostata e rapporti sessuali

Fare sesso, quindi, non ha alcun tipo di effetto sul tumore prostatico. Questo significa anche che, fare o non fare sesso, durante o dopo le cure, non influenzerà la possibilità che la malattia possa ripresentarsi o meno.

Tumore alla prostata e rapporti sessuali: l’influenza della malattia

Un cancro alla prostata può influire sulla vita di un paziente a diversi livelli: fisico, psicologico e relazionale. Sia la malattia che le relative terapie possono andare ad incidere e intaccare sfere emotive, oltre che materiali. È possibile, infatti, riscontrare difficoltà nella capacità di avere un’erezione, oppure percepire in modo diverso l’esperienza dell’eiaculazione, piuttosto che quella dell’orgasmo. Inoltre la malattia e i trattamenti potrebbero anche modificare il modo in cui un paziente percepisce sé stesso e il proprio aspetto fisico. Si tratta, quindi, di condizioni specifiche, che devono essere condivise con il proprio medico, per riuscire ad affrontarle al meglio.

In particolare, a seguito di alcune terapie adottate per curare la malattia, i pazienti potrebbero accusare delle difficoltà ad avere o mantenere l’erezione. Le disfunzioni erettili (o impotenza) sono in realtà piuttosto comuni anche in assenza di patologie gravi come quella di un tumore prostatico e le cause scatenanti, molteplici. Diabete, problemi cardiaci e alcuni farmaci, possono portare a riscontrare gravi problemi erettili, indipendentemente dai trattamenti per il tumore della prostata.

Infine, qualche volta, anche dimensioni e forme del pene possono subire dei cambiamenti in seguito alle cure intraprese. Da questo mutamento, il paziente potrebbe riscontrare dei problemi ad affrontare la propria vita sessuale e ad accettare il proprio corpo. Vista la gravità della malattia e le conseguenze fisiche, psicologiche e relazionali che potrebbero derivare da alcune cure, ribadiamo quanto e come risulta di fondamentale importanza il dialogo con il proprio dottore. In questo genere di situazioni non esistono reticenze o imbarazzi, l’importante è affrontare sempre tutto e farlo nel modo più sincero possibile, da entrambe le parti.

Solo così, un dottore può diagnosticare al meglio la condizione del paziente e aiutarlo a trovare la migliore strada possibile da percorrere insieme, per affrontare e combattere la malattia.

Tumore alla prostata e rapporti sessuali