Torsione testicolare: diagnosi, intervento e trattamento
Come abbiamo già visto nell’articolo: “Testicolo torto: la rotazione del testicolo attorno al proprio asse”, la torsione testicolare è la rotazione di un testicolo attorno al proprio asse. La rotazione è compiuta dal funicolo spermatico, vale a dire il cordone che collega il testicolo all’inguine. Si tratta di una condizione molto grave e pericolosa. Una patologia che deve essere immediatamente trattata chirurgicamente, onde evitare ulteriori spiacevoli conseguenze. Quando e se trascurato, la torsione testicolare può addirittura degenerare nell’atrofia testicolare. Il funicolo spermatico è un elemento estremamente importante per l’irrorazione di sangue dei testicoli. Nel cordone, infatti, passano una fitta serie di terminazioni nervose e vasi sanguigni che alimentano i testicoli di sangue. È più facile che questa patologia si manifesti quando il cordone è troppo lungo e il didimo non è saldamente e correttamente ancorato alla parte terminale della borsa scrotale.
Sintomi torsione testicolare
La torsione testicolare è davvero molto dolorosa. Impossibile quindi non accorgersi della condizione. Si scatena in modo improvviso e molto brusco e causa fortissimi dolori, acuti e persistenti. All’inizio si innesca un blocco venoso dal quale si scatena l’ischemia parenchimale. In seguito si forma un edema ed infine si arriva alla perdita del flusso arterioso. Come detto poco prima, la perdita del flusso arterioso, significa che il sangue non arriva più al testicolo e si rischia l’atrofia testicolare.
Il dolore inizialmente si concentra nei testicoli, ma piano piano si dirama anche alle aree limitrofe (canale ed anello inguinale). A seguito del dolore la ghiandola testicolare aumenta in modo consistente di volume, si gonfia e si infiamma. L’infiammazione si manifesta anche con diverse alterazioni cutanee che si sfogano sullo scroto. Molto spesso la torsione testicolare porta anche ad accusare nausea, malessere diffuso, dolore durante la minzione e febbre (anche se rara).
Certe volte la torsione porta anche al manifestarsi di altri sintomi, come ad esempio:
- gonfiore testicolare
- posizionamento errato del testicolo (il didimo si va a localizzare più in alto di dove dovrebbe stare)
- comparsa di un nodulo solido nella parte superiore del testicolo (che si sente anche palpando materialmente la zona)
- disuria
- infezioni
- vomito
- pollachiuria
- massa o tumefazione del testicolo
Torsione del didimo: diagnosi
Quando si tratta di torsione testicolare, l’immediatezza è assolutamente essenziale, se si vogliono evitare gravi e irreversibili conseguenze. È comunque necessaria un’accurata diagnosi da parte di un urologo esperto. Il primo esame compiuto nella diagnosi della torsione testicolare, è quello obiettivo. Si basa su un’attenta osservazione dell’anomalia anatomica e sulla palpazione della zona interessata. È possibile che venga richiesto anche un esame delle urine e un’ecografia testicolare Eco-Doppler. Quest’ultima serve ad evidenziare l’eventuale assenza del flusso ematico nel didimo. Serve anche a verificare la spirale del cordone spermatico. Risulta parimenti importante anche una diagnosi differenziale con:
- traumi
- varicocele
- orchite
- orchi-epididimite
- edema scrotale idiopatico
- torsione dell’appendice testicolare (potenziale causa della torsione testicolare)
- ernia incarcerata
Torsione testicolare cura e trattamento
Sulla torsione testicolare è necessario agire d’urgenza. Quindi bisogna rivolgersi prontamente al proprio urologo di fiducia, affinché, tramite esame obiettivo, possa rendersi conto di quanta sta accadendo. L’intervento iniziale consiste in una detorsione manuale che serve a riportare il funicolo spermatico in posizione normale. Non è comunque una soluzione definitiva. È infatti necessario, successivamente, passare ad un intervento chirurgico d’urgenza per evitare di andare incontro a gravi e irreversibili conseguenze. Onde evitare che il testicolo perda le proprie funzionalità, l’intervento deve essere eseguito nell’arco delle sei-otto ore successive al manifestarsi della torsione testicolare. Se il problema non dovesse essere affrontato immediatamente, è possibile che il paziente subisca un’atrofia permanente della struttura testicolare.
La torsione manuale è una manovra piuttosto rapida e non invasiva. Invece l’intervento chirurgico è fatto in anestesia completa e prevede un’incisione della sacca scrotale. Dopo l’incisione, il medico procede alla detorsione e al riposizionamento del testicolo nella posizione corretta.
Il mancato flusso ematico può portare ad una colorazione blu-nerastra del testicolo. In molti casi si procede all’ablazione del testicolo, ed è quindi eseguita una rimozione del didimo e una sostituzione con una relativa protesi. Come già detto molte volte, è importante agire immediatamente. Non farlo significherebbe arrivare all’atrofia testicolare, vale a dire alla necrosi tissutale locale che porterebbe alla distruzione totale del testicolo. È necessario intervenire subito senza perdere tempo, non lasciando passare più di 20 ore dal manifestarsi dei primi sintomi.