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Pene curvo Milano

ANDROLOGIA

Pene curvo Milano

Gli organi sessuali maschili, come qualunque altra parte del corpo, sono caratterizzati da forme, dimensioni, pesi e misure diverse. Una peculiarità alquanto comune negli uomini è la curvatura del pene, o recurvatum penieno. Questa condizione si manifesta quando la crescita dei corpi cavernosi, contenuti nell’organo maschile, si sviluppa in modo asimmetrico, andando quindi a creare un lato più lungo e uno più corto. L’incurvamento del pene, in realtà, è presente sin dalla nascita, ma di solito non si manifesta prima dell’età puberale. Il pene curvo è una condizione congenita se si presenta dalla nascita. È invece una caratteristica acquisita, quando si manifesta nel corso della vita per altre cause. I fattori scatenanti sono molteplici e ognuno può essere sottoposto alla visita e alla diagnosi di un chirurgo che possa intervenire nel migliore dei modi per affrontare la patologia del pene curvo Milano.

Pene Curvo Milano: le caratteristiche

Il pene curvo Milano è una condizione alquanto comune. Circa l’1% della popolazione maschile ne soffre e sembra che l’incidenza sia sempre in aumento. La curvatura peniena è presente sin dalla nascita, come peculiarità congenita e si sviluppa, di solito, in età puberale. Si può manifestare però anche a causa di altri fattori e in questi casi si parla di cause acquisite.

Qualunque sia la sua natura, rimane una condizione alquanto imbarazzante esteticamente e comporta anche delle ulteriori difficoltà durante l’atto sessuale. La penetrazione potrebbe infatti risultare alquanto difficoltosa e, qualche volta, dolorosa, per la partner. Può dare vita ad episodi di eiaculazione precocedisfunzione erettile e addirittura accorciamento del pene. A tutto questo si deve poi aggiungere il peso psicologico legato alla vergogna e al disagio che ne consegue.

Statistiche e ricerche hanno evidenziato che questa particolare anomalia morfologica affligge circa l’8% della popolazione maschile mondiale. In Italia sono ben dieci milioni gli uomini che  ne soffrono. La maggior parte dei soggetti che riscontra casi di pene curvo è di età compresa tra i 40 e i 60 anni. Diabetici ed ipertesi sono maggiormente esposti.

Pene Curvo Milano: come si manifesta

Quando i corpi cavernosi all’interno del pene si sviluppano in modo asimmetrico, possono portare a formare un lato più lungo e uno più corto, dando vita ad un pene curvo. Durante la fase iniziale, l’incurvamento può essere leggero e apparire in maniera graduale. A questa condizione sono spesso legate fenomeni di erezione dolorosa, oppure carente. La fase successiva invece è caratterizzata da una forte infiammazione che interessa e circoscrive un’area più o meno estesa, chiamata “placca fibrotica”. L’area della placca fibrotica, che si forma sulla tonaca albuginea, è spesso palpabile lungo l’asta del pene.

La reazione cicatriziale determina un effetto di retrazione e deformazione, di vario grado. Il grado di inclinazione varia da soggetto a soggetto e da caso a caso. Quando l’incurvamento è abbastanza evidente, vale a dire quando si superano i 30°, oltre all’imbarazzo, si devono affrontare anche tutta una serie di altre problematiche. In questi casi, infatti, un rapporto sessuale può essere difficoltoso, o addirittura doloroso e, nel peggiore dei casi, addirittura impossibile da sostenere.

La curvatura può tendere a destra o a sinistra (laterale), oppure può essere rivolta verso l’alto (dorsale), o ancora verso il basso (ventrale). 

Cause congenite

Quando il fenomeno del pene curvo si manifesta sin dalla nascita, in modo del tutto naturale, si parla allora di cause congenite. Queste derivano da uno sviluppo disarmonico delle varie strutture che formano il pene: fimosi, parafimosi, torsioni, asimmetria e sviluppo di uno dei corpi cavernosi, ecc… Fimosi e parafimosi possono comunque essere acquisite da infiammazioni ricorrenti (balanopostiti).

È soprattutto durante la pubertà che si manifesta questa deformazione, perché è il periodo di maggiore e repentino sviluppo dell’organo maschile.

Cause acquisite

Oltre ai fattori congeniti, il pene curvo può manifestarsi a causa di molti altri fattori. Tra questi il più comune e conosciuto è senza dubbio la Malattia di Peyronie, chiamata anche induratio penis plastica. È una patologia che si sviluppa molto frequentemente e consiste nella formazione di placche fibrotiche sulla tonaca albuginea, che riveste i corpi cavernosi del pene.

L’ispessimento limita l’elasticità del membro che, di conseguenza, ha difficoltà durante l’erezione e qualche volta anche durante lo stato di flaccidità. Con la malattia di Peyronie, il pene tende a curvarsi nella direzione verso cui si è formata la placca fibrotica.

Ma questa non è l’unica causa acquisita che può portare al recurvatum penieno. Ad esempio anche situazioni post-traumatiche possono generare la patologia. Repentini, bruschi e dolorosi piegamenti del pene durante l’atto sessuale sono tra le altre cause imputabili il fenomeno. In altri casi ancora invece sono rovinosi traumi sportivi che hanno interessato il bacino, a rendere possibile l’insorgere dell’anomalia morfologica.

Sono inoltre da ricordare anche tutte le conseguenze post priapismo o di differenti malattie che compromettono la circolazione sanguigna nel pene, come ad esempio il pene mellito. Disturbi autoimmuni e le anomalie legate al tessuto fibroso ereditato (collagene) possono portare a sviluppare il pene curvo.

TRATTAMENTI

Pene Curvo Milano: trattamenti e interventi chirurgici

Solitamente questa patologia è affrontata inizialmente con una cura farmacologica con antinfiammatori da assumere per via orale. Questo serve a ridurre la reazione cicatriziale e la componente legata al dolore.

Successivamente, quando l’infiammazione acuta è terminata, il dolore è diminuito e l’incurvamento si è bloccato o stabilizzato, si passa ad eventuali trattamenti con infiltrazioni locali dell’area  cicatriziale. In altri casi invece si ricorre all’impiego di onde d’urto a bassa intensità che servono a stimolare i vasi sanguigni localmente, rigenerando il tessuto. Le onde portano anche ad eliminare il dolore agendo direttamente sulla placca, migliorandone, di conseguenza, la deformazione e l’incurvamento.

Si tratta di terapie non invasive che possono andare bene in alcuni specifici casi. Quando invece queste cure non portano a risultati concreti e soddisfacenti, l’unica altra soluzione possibile è quella di ricorrere alla chirurgia penienaQuesto di fatto avviene anche quando l’incurvamento dell’asta del pene, è uguale o superiore ai 45°.

Ad ogni modo la cosa migliore è quella di rivolgersi ad un urologo, o ad un andrologo che possano analizzare nello specifico il caso. Questi valuteranno, caso per caso, se è necessario ricorrere ad un intervento chirurgico mirato per risolvere l’eventuale patologia.

TRATTAMENTI

Collagenesi: trattamento non chirurgico

La patologia del pene curvo può anche essere affrontata senza ricorrere ad interventi chirurgici. Attraverso il trattamento al collagene è infatti possibile raggiungere notevoli risultati, in breve tempi relativamente brevi.

Il Collagenasi di Clostridium histolyticum è un enzima formato da due differenti tipologia di collagene. Queste componenti sono in grado di distruggere progressivamente la componente fibrosa della placca. La tecnica prevede l’inserimento di questo enzima all’interno della placca fibrotica. La sua azione si combina con quella fisica di alcune specifiche manovre, permettendo così un rapido recupero della normale curvatura peniena. Il recupero della curvatura e il miglioramento dell’elasticità dipendono dalla percentuale di tessuto calcifico che si trova all’interno della placca stessa.

Il trattamento con la collagenesi è ad oggi, l’unico intervento non chirurgico per curare la patologia del pene curvo  e la malattia di la Peyronie.

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    Dr. Andrea Cocci

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    La scelta di dedicare la mia vita professionale all’urologia ed in particolare alla chirurgia andrologica e ricostruttiva è frutto di una profonda passione per l’anatomia, l’arte chirurgica ed in generale il processo diagnostico terapeutico che porta alla guarigione del paziente. Patologia oncologica, infertilità, disfunzione erettile, malattie del pene o semplicemente disturbi prostatici affliggono irrimediabilmente non solo l’individuo ma anche la dimensione di coppia.

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    Dr. Andrea Cocci
    Urologo e andrologo

    Ho piena convinzione che ascoltare il paziente, carpirne i bisogni, valutarne le aspettative sia l’unico modo di instaurare un programma terapeutico di successo e soddisfazione sia per il medico che per il paziente.