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Ipospadia intervento funzionale o estetico

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Ipospadia intervento funzionale o estetico

Come abbiamo visto nell’articolo precedente: “Ipospadia: malformazione congenita dell’apparato urogenitale” abbiamo visto che l’ipospadia è un’anomalia anatomica del pene. In questa patologia congenita, cioè presente sin dalla nascita, il meato uretrale non si trova all’apice dell’organo, ma può essere posizionato ad una qualunque altezza dell’asta del pene. Le cause che portano alla manifestazione di questa malattia sono per lo più genetiche. È infatti stato riscontrata familiarità in ben il 7% dei casi. Oltre a queste vi sono comunque altre cause di natura ambientale e gestazionale che possono influire notevolmente sulla patologia. L’unico modo per risolvere questa malattia è attraverso un’operazione chirurgica. L’ipospadia intervento chirurgico rappresenta l’unica pratica atta a ricostruire l’uretra e di riposizionare il meato sulla punta del pene.

Ipospadia intervento di uretroplastica

Quando si tratta della gestione dell’ipospadia è bene distinguere in:

  • ipospadia intervento funzionale
  • ipospadia intervento estetico

Nel primo caso infatti la procedura si rende necessaria da un punto di vista strettamente funzionale. In altre parole la malformazione ha causato delle complicazioni a livello funzionale, che necessitano di essere ripristinate quanto prima. Per fare un esempio, è questo il caso di:

  • meato prossimale
  • presenza di flusso urinario deviato in modo molto significativo
  • stenosi del meato (La stenosi uretrale è il restringimento o ostruzione del canale dell’uretra)
  • pene curvo

Altre casistiche invece prevedono un intervento prettamente estetico:

  • meato situato in posizione anormale
  • anomalie del glande
  • pene ruotato con anomalie del rafe cutaneo
  • prepuzio a mantello
  • anomalie scrotali

Ipospadia intervento

L’uretroplastica è l’intervento con il quale è possibile correggere la curvatura dell’asta e la formazione di una nuova uretra di dimensioni adeguate. La lunghezza e le dimensioni dell’uretra riprodotta saranno tali da garantire di portare il meato uretrale all’apice del pene, o comunque il più vicino possibile alla posizione normale.

In alcuni casi, prima dell’intervento, è richiesto un trattamento farmacologico ormonale pre-operatorio. Questo consiste nella somministrazione locale o parentale di:

  • Testosterone
  • Diidrotestosterone
  • Beta-gonadotropina corionica

Questo particolare tipologia di trattamento è solitamente riservato ai pazienti affetti di:

  • ipospadia prossimale
  • micropene
  • ridotta circonferenza del glande
  • piatto uretrale ridotto

Ipospadia intervento: tecniche e procedure

L’intervento per la correzione dell’ipospadia è fatto solitamente sui pazienti in età compresa tra i 6 e i 24 mesi. Durante l’intervento, se fosse presente, è anche corretta la curvatura dell’asta, determinata dalla presenza di corde fibrose dorsali e ventrali e dalla sproporzione tra uretra e corpi cavernosi.

Esistono diverse tecniche chirurgiche per la ricostruzione uretrale. La scelta dipende principalmente dalla tipologia di ipospadia. Una scelta che è fatta dall’urologo che tiene conto di diversi fattori e della gravità della patologia. Solitamente gli interventi ad uno stadio sono maggiormente utilizzati rispetto a quelli a due stadi. Quelli a due stadi sono di solito impiegati per malformazioni gravi, casi severi e complessi (soprattutto per l’ipospadia posteriore) che richiedono un nuovo intervento.

Nelle forme di ipospadia anteriore di solito il chirurgo procede mediante avanzamento uretrale distale glandulare. Mentre nelle ipospadie medie e prossimali si procede con un’uretroplastica completa. Tutto comunque dipende da caso a caso e da paziente a paziente. 

Qualunque sia il metodo utilizzato, non è comunque mai possibile ricostruire il corpo spugnoso che funge da guaina protettiva e contrattile al canale urinario. Quindi, di norma, per proteggere la neouretra, per circa 3-6 giorni, è lasciato all’interno un catetere vescicale sovrapubico (uno stent, oppure un catetere Foley).

I metodi più utilizzati

Come abbiamo detto ci sono svariate tecniche chirurgiche utilizzate per la ricostruzione dell’uretra e il riposizionamento del meato uretrale. Tra queste ricordiamo quelle maggiormente utilizzate in Europa e in Nord America:

  • Chirurgia plastica con metodo MAGPI (Meatal Advancement and Glanuloplasty Procedure Incorporated)
  • Metodo Koff (Koff’s Urethral Mobilization)
  • Metodo di Thiersch e Duplay (Thiersch-Duplay Principle)
  • Tecnica di Asopa (Asopa Procedure)
  • Metodo Mathieu (Mathieu Technique)
  • Metodo Snodgrass (Tubularized Incised Plate Urethroplasty)
  • Tecnica Onlay-Duckett (Island Onlay Hypospadias Repair – Transverse Preputial Island Flap)
  • Chirurgia di Koyanagi (Koyanagi-Nonomura One-Stage Repair for Severe Perineal Hypospadias)
  • Tecnica di Bracka in due tempi (Two-Stage Urethroplasty)