Ipertrofia prostatica benigna: terapia Aquabeam e Rezum
L’ipertrofia prostatica benigna è una patologia che interessa la ghiandola prostatica. Si tratta dell’ingrossamento della prostata che si manifesta, in maniera fisiologica, dai 40 anni di età. È una malattia piuttosto comune e diffusa che colpisce sempre più uomini in Italia e nel resto del mondo. Legata al naturale invecchiamento, è causata da alcune alterazioni ormonali, che portano all’ispessimento della ghiandola. Ipertrofia prostatica benigna, terapia, cura, trattamenti, oggi è possibile affrontare questa patologia seguendo diverse strade. Alcune di queste prevedono trattamenti farmacologici, altre invece un vero e proprio intervento chirurgico. Ci sono però delle soluzioni innovative, durature e ed efficaci, ma soprattutto mini invasive, che consentono di risolvere il problema nella maggior parte dei casi. È questo il caso del trattamento Aquabeam e di quello Rezum.
Ipertrofia prostatica benigna: una panoramica veloce
La prostata è una ghiandola che a condizioni normali ha le dimensioni di una piccola castagna. È localizzata proprio sotto la vescica, con la punta rivolta verso il basso e serve soprattutto a produrre parte del liquido seminale necessario a mantenere in vita gli spermatozoi.
La prostata riveste come una sorta di ciambella l’uretra e in corrispondenza del collo della vescica si fonda con i condotti eiaculatori. I problemi di ipertrofia prostatica benigna quindi, possono portare ad avere delle difficoltà legate alla minzione, alla defecazione e persino all’eiaculazione.
Ipertrofia prostatica benigna: terapia Aquabeam
La terapia Aquabeam è un innovativo trattamento che riesce ad alleviare efficacemente i dolori connessi all’IPB. Uno dei principali vantaggi di questa specifica cura è la capacità di preservare l’eiaculazione. Infatti il trattamento applica un processo ad acqua fredda con un relativo effetto termico non impattante sulle strutture nobili nervose.
Aquabeam è veloce e semplice. È stato ideato in America, più precisamente nella famosa Silicon Valley, con lo scopo di trasformare un intervento comune, come la resezione prostatica, in caso di ipertrofia, rapido, efficace e duraturo. I risultati non hanno tardato ad arrivare e oggi è uno dei principali trattamenti applicati a questa patologia, che riporta un numero sempre maggiore di esiti positivi.
Aquabeam: cos’è e come funziona
Il processo di Aquabeam è semplice e veloce. Questo consiste nella sovrapposizione dell’immagine visualizzata dal medico, tramite la strumentazione ottica, con l’immagine ecografica ad alta risoluzione. Questo meccanismo consente di definire e identificare meglio i margini di resezione del tessuto. Il processo dura in tutto massimo 4 minuti, durante i quali il tessuto in più è velocemente rimosso.
Non esiste altro processo al mondo che, attualmente, risulta essere più veloce ed efficace di quello all’Aquabeam. Basti pensare che con le normali tecniche applicate per il trattamento dell’IPB, i tempi di intervento si dilungano dai 60 ai 120 minuti.
Molti i vantaggi rispetto agli interventi standard:
- Non sono pratiche incisioni chirurgiche (il trattamento è mini invasivo)
- I tempi di intervento sono minimi (solo una manciata di minuti)
- Non è praticata alcuna anestesia totale
- L’eiaculazione non è compromessa ed è salvaguardata.
L’intervento si svolge in sala operatoria e combina l’efficacia delle tecniche di acquisizione delle immagini in tempo reale, con robotica di precisione e ablazione a getto d’acqua, senza impiego di calore. Un metodo rivoluzionario che porta a risultati efficaci e durevoli nel tempo e risolve in via definitiva il problema dell’ipertrofia prostatica benigna, nella maggior parte dei casi.
Rezum: una soluzione innovativa
Anche in questo caso si tratta di un intervento mini invasivo, eseguito addirittura in day hospital. Prima dell’operazione è praticata anestesia locale o una semplice sedazione. Per questo genere di trattamento non occorre anestesia generale. La cura consiste in un trattamento al vapore acqueo che è in grado di ridurre il volume della prostata fino al 40%. Un risultato sbalorditivo, soprattutto quando l’IPB è particolarmente degenerativa.
La procedura è eseguita in pochi minuti, 5-10 al massimo. Non occorre anestesia generale ed è sufficiente invece quella locoregionale.
Come l’Aquabeam, anche la cura Rezum preserva la capacità eiaculatoria, meglio di qualunque altra tipologia di intervento. Tra i tanti vantaggi ricordiamo:
- è un trattamento mini invasivo
- l’operazione è semplice e molto rapida (tanto da essere eseguita in day hospital)
- prevede anestesia locale e non totale, se non addirittura una lieve sedazione
- la ripresa post operatoria è molto veloce
- le funzioni sessuali sono preservate
- i sintomi post operatori sono ridotti al minimo (in alcuni casi addirittura inesistenti)