Cos’è la protesi peniena?
La protesi peniena, al pari della protesi mammaria o dell’anca, è un dispositivo medico ad alta tecnologia che consente il recupero della funzionalità erettile nei pazienti affetti da disfunzione erettile resistenti o intolleranti alla terapia farmacologica.
In questi pazienti ogni terapia farmacologica, per bocca o tramite iniezione, non ha nessun effetto, provoca effetti collaterali o semplicemente non è gradita. In questi casi, è consigliabile procedere con l’intervento di inserimento di protesi peniena che ridarà all’individuo la piena potenza sessuale.
Quali sono le indicazioni per impiantare una protesi peniena?
Pazienti con resistenza o intolleranza a terapia farmacologica orale o iniettiva. Non esiste un’età per la protesi peniena, esattamente come la protesi ad ginocchio, si ricorrerà alla protesi peniena quando l’organo non funziona più come dovrebbe ma il desiderio di utilizzarlo è ancora presente.
Che tipi di modelli di protesi esistono?
Molte sono le aziende produttrici di protesi peniene, il chirurgo andrologo guiderà il paziente nella scelta della protesi ideale. Esistono tuttavia sostanzialmente 2 modelli di protesi peniena, la prima protesi semi-rigida, in cui il pene rimarrà in una costante erezione con la facoltà di essere piegato per urinare e riporlo nell’intimo, la seconda protesi gonfiabile, che permette di simulare una fisiologica erezione. La protesi gonfiabile, per quanto più costosa, rimane la miglior protesi ad oggi disponibile.
1. Protesi peniena monocomponente (o semirigide)
Vantaggi:
- Non necessità di training per l’utilizzo da parte del paziente, anche per coloro con limitata manualità
- Minor Costo
- Minor rischio di malfunzionamento meccanico
Svantaggi:
- Maggior rischio di erosione dei corpi cavernosi
- Minor risultato estetico in condizioni di riposo (minor occultabilità)

2. Protesi peniena tricomponente o idraulica
Vantaggi:
- Risultato maggiormente simile alla situazione fisiologica
- Minor rischio di erosione dei corpi cavernosi manualità
Svantaggi:
- Maggior costo

Quanto si rimane ricoverati?
Mediamente 24 ore.
Quali sono i rischi?
Il rischio maggior è l’infezione (inferiore al 2% dei casi) e per tale motivo è necessario osservare una rigorosa terapia antibiotica durante il ricovero e nei giorni successivi.