Cancro della Vescica: cure, terapie e sopravvivenza
Il cancro della vescica è una neoplasia comune negli uomini ed è causato dallo sviluppo anomalo delle cellule vescicali. Quando quest’ultime subiscono delle mutazioni genetiche, iniziano a proliferare in modo anomalo e a formare delle masse che continuano ad aumentare di volume. La moltiplicazione delle cellule può portare alla formazione di tumori benigni della vescica, oppure, quando invadono gli organi e i tessuti circostanti, sostituendosi alle cellule normali, allora creano tumori maligni alla vescica (carcinomi vescicali).
Il cancro della vescica è al quarto posto tra i tumori che colpiscono maggiormente la popolazione maschile. Quindi si tratta di una patologia piuttosto comune. Non esistono sintomi precisi che identificano il cancro della vescica, perché si tratta di sintomi perlopiù comuni anche a tante altre patologie. Tra i più frequenti ricordiamo: ematuria (sangue nelle urine), pollachiuria (minzione frequente), stranguria (minzione dolorosa), tenesmo (sensazione di incompleto svuotamento della vescica). Tanti anche i fattori di rischio: etnia, fumo, infezioni vescicali, familiarità, ecc…
Cancro della vescica: la stadiazione
La stadiazione del cancro della vescica è fatta in base alla gravità crescente. In generale è possibile affermare che tanto è più grave e in stadio avanzato il tumore alla vescica, quanto più è profonda e radicata la neoplasia nella muscolatura vescicale. La vescica difatti è costituita da tre diversi strati di differenti tessuti:
- tunica mucosa – composta da epitelio di rivestimento di transizione (tessuto e numero di strati variano di forma e numero a seconda che la vescica sia piena o vuota) e dalla tonaca propria di connettivo
- muscularis – fasci di muscolo liscio
- tunica sierosa – fasci di muscolo liscio che scendono in profondità
Le scale di stadiazione indicate dalla letteratura di genere sono diverse, ma in generale si possono avere e seguenti stadi:
- Zero – il cancro della vescica è rilegato alla tonaca mucosa
- Uno – il tumore ha invaso la lamina propria, ma non ha raggiunto la tonaca muscolare
- Due – il tumore ha raggiunto la tonaca muscolare
- Tre – le cellule tumorali hanno invaso anche i tessuti circostanti e potrebbe aver raggiunto la prostata
- Quattro – le cellule cancerose sono arrivate ai linfonodi locali e agli organi circostanti attraverso il circolo linfatico.
La classificazione del tumore alla vescica si basa sempre sul sistema TNM. T identifica le dimensioni e le caratteristiche del tumore primitivo. Il parametro N invece si riferisce all’eventuale propagazione del tumore ai linfonodi regionali. Infine il parametro M fa riferimento alla presenza o meno di metastasi.
Tumore alla vescica: trattamenti e farmaci
Il cancro alla vescica, nella maggior parte dei casi, è diagnosticato in fase iniziale. In questa fase le cellule tumorali sono circoscritte alla vescica e basta. In questi casi la migliore soluzione è quella della resenzione chirurgica. I trattamenti farmacologici sono solitamente impegnati in caso di recidivanti o tumori multipli.
Diversi i farmaci impiegati per quest’intento. I principi attivi e la posologia da impiegare sono scelti dal medico curante, in base a diversi fattori:
- Ciclofosfamide – agente alchilante
- Doxorubicina – appartenente alla classe degli antibiotici ed antineoplastici; è usato per la terapia farmacologica per la cura del cancro alla vescica in associazione ad altri chemioterapici
- Cisplatino – uno dei farmaci maggiormente utilizzato per curare il cancro alla vescica
- Metotrexato – farmaco antagonista della sintesi dell’acido folico; influenza pesantemente la risposta immunitaria dell’organismo
- Thiotepa – agente alchilante, usato soprattutto per i tumori superficiali alla vescica
- Mitomicina – principio attivo appartenente alla classe degli antibiotici-antineoplastici
Trattamenti alternativi
Oltre all’approccio farmacologico, il cancro alla vescica può essere affrontato con diversi trattamenti alternativi:
- Immunoterapia – i farmaci stimolano il sistema immunitario ad attaccare e distruggere le cellule tumorali. Per questo scopo è impiegato il bacillo di Calmette-Guérin (BCG, lo stesso che si usava per vaccinare contro la tubercolosi)
- Radioterapia – usata soprattutto per i pazienti non operabili
- Cistectomia radicale + asportazione dei linfonodi pelvici (parziale o totale) – intervento eseguito per lesioni multiple o recidivanti (tumore infiltrato nella tonaca muscolare)
- Asportazione della vescica – usata per forme gravissime di cancro alla vescica. In questi casi l’organo della vescica è sostituito da un serbatoio artificiale per le urine. Molto spesso questa operazione è accompagnata anche dalla resenzione della parte prossimale dell’uretra e delle vescicole seminali.
L’approccio medico attuale comunque prevede l’impiego congiunto di diversi trattamenti, tutti volti ad eliminare definitivamente le cellule tumorali e diminuire le possibilità di recidivanti.